2017 - Exabyte

Scienza, tecnologia e società

martedì 28 novembre 2017

Bitcoin: cosa sono e come iniziare a guadagnare - Lista faucet e siti affidabili

novembre 28, 2017 0

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Clicca qui per leggere: cos'è Bitcoin e i wallet

Premesso che tutti i siti esterni che verranno riportati in questa lista sono stati testati e li utilizziamo quotidianamente, possiamo garantirne quindi il corretto funzionamento.
Per utilizzarli è necessario registrarsi, e anche da questo punto di vista non ci sono spam o mail sospette da segnalare a causa di questi siti.
La premessa è dovuta perchè è veramente facile imbattersi in siti che offrono somme stranamente alte di bitcoin gratuiti, ma che alla fine sfruttano la vostra CPU per il mining, approfittando dunque della vostra potenza di calcolo per il loro guadagno.

Lista dei siti testati

  • Bitfun: Semplice faucet che versa i vostri guadagni su coinpot, uno dei migliori microwallet in circolazione, consente di versare il denaro nel proprio portafoglio una volta raggiunta la cifra di 0,0001 BTC
  • Moon bitcoin: Faucet molto simile a bitfun, ma che assegna anche una serie di piccoli bonus in base ai giorni consecutivi di utilizzo del servizio, un mistery bonus e altri piccoli guadagni aggiuntivi. Anche questo versa tutti i proventi su coinpot. 
  • Bonus bitcoin: Altro ottimo faucet, qui vi verrà versata una cifra che va da 0 a 5000 satoshi (1 satoshi = 0.00000001 BTC) ogni 15 minuti, sempre su coinpot. Tuttavia vi verseranno molto spesso cifre inferiori ai 30 satoshi, quindi consigliamo di attivare la funzione che versa sempre un valore medio (circa 45 satoshi di solito).
  • FreeBTC: Questo è un faucet un po particolare, offre una quantità di satoshi variabile in base al numero casuale ottenuto premendo il tasto roll. Offre inoltre diversi modi per aumentare i propri ricavi, come un minigioco HI - LO, un servizio di lotteria basato su ticket regalati ad ogni roll, e altri metodi per tentare la fortuna. Questo a differenza dei precedenti non si affida a coinpot, i vostri satoshi rimarranno legati al sito stesso fino al raggiungimento di 0,0003 BTC, solo allora sarà possibile trasferirli al proprio portafoglio.
  • ads4btc: Questo sito offre piccole somme di bitcoin guardando delle semplici pubblicità. La somma versata sarà proporzionale al tempo passato a guardare la pubblicità nella sezione view ads.
Come vedete rispetto ad altre guide i siti indicati sono relativamente pochi, questo perchè abbiamo riportato solo quelli affidabili al 100% e che non ci hanno mai creato nessun tipo di problema.
Aggiorneremo la lista nel caso in cui dovessimo trovare faucet altrettanto affidabili o qualcuno di quelli presenti smetta di funzionare.
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Bitcoin: cosa sono e come iniziare a guadagnare - Guida semplificata per iniziare

novembre 28, 2017 0

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Bitcoin e Criptovalute sono termini che ultimamente avrete quasi sicuramente sentito dire o che sicuramente avrete letto in giro per la rete.
Questo perchè, negli ultimi 18 mesi, questa nuova forma di denaro è cresciuta a dismisura, e oggi vogliamo dare una breve spiegazione su cos'è, come funziona, e perchè sta crescendo cosi tanto il bitcoin.
Vedremo inoltre come entrare in questo mondo e iniziare a guadagnare piccole somme di bitcoin (BTC) in maniera totalmente gratuita.

Cos'è Bitcoin

Bitcoin è la forma più conosciuta ed utilizzata di criptovaluta, ovvero una valuta completamente digitale, che si basa sui principi informatici della crittografia per mantenere alto il livello di sicurezza delle transazioni.
Bitcoin nasce nel 2009 dall'idea di Satoshi Nakamoto, che a differenza delle tradizionali valute, che fanno tutte uso di un sistema centralizzato, (per capire cosa si intende basta vedere il semplice esempio di una banca) realizzò un database distribuito in tutti i nodi della sua rete.
In questo modo, tutti quelli che effettuano delle transazioni con i bitcoin possiedono questa sorta di libro mastro (Blockchain), e possono accedervi e usarlo per completare le proprie transazioni.
Il primo vantaggio di questa valuta dunque è presto detto, non serve affidarsi ad un ente centrale per gestire il proprio denaro, ma tutti gli utenti avranno a disposizione lo stesso servizio.
La struttura della rete su cui si basa Bitcoin è la nota architettura peer-to-peer, che come lascia intuire il nome stesso, consente lo scambio di dati da un punto ad un altro della rete, senza classificarli in modo univoco con il ruolo di client o server.
Qui possiamo vedere un generico esempio di rete peer-to-peer, in cui tutti i nodi sono equivalenti e scambiano dati con tutti gli host connessi.


Considerato che questa NON vuole essere una descrizione dettagliata del funzionamento del Bitcoin e, più in generale, dell' economia con le criptovalute, ma piuttosto una semplice guida per iniziare a sfruttarne le potenzialità nella massima sicurezza, parliamo adesso della gestione del proprio denaro.
Consigliamo comunque di leggere attentamente tutte le informazioni riportate nelle varie sezioni del sito ufficiale della criptovaluta.
Come con il normale denaro contante è assolutamente necessario possedere un portafoglio e gestirlo con la massima sicurezza e consapevolezza.
Ovviamente anche se il concetto di base resta quello a cui siamo abituati con i contanti, la gestione di esso è profondamente diversa e merita di essere analizzata con attenzione.

Portafogli

Partiamo subito con il dire che esistono diversi tipi di portafoglio, con caratteristiche e utilizzi molto differenti, nonostante condividano il fine ultimo di custodire i nostri bitcoin.
Descriviamo intanto le caratteristiche comuni di molti portafogli, cosi da apprendere un utilizzo base di questi.
In generale un qualsiasi portafoglio digitale ha una funzione di invio denaro, una di ricezione denaro e una FONDAMENTALE di backup.
Prima di analizzare nello specifico queste funzioni descriviamo il funzionamento di base di un portafoglio.
Ad ogni portafoglio sono associati una serie di indirizzi univoci da utilizzare per ricevere il denaro. Consigliamo di variare spesso l'indirizzo utilizzato per ricevere il denaro cosi da evitare che qualche malintenzionato riesca ad associare quell'indirizzo al nostro portafoglio, con rischi evidenti per la sicurezza del nostro denaro.
Tuttavia la maggior parte dei portafogli si occupano in automatico di modificare l'indirizzo ad ogni pagamento ricevuto, i precedenti indirizzi ovviamente rimarranno validi, ma è sempre consigliato utilizzare (se presente) quello consigliato dal software in uso.
Analizziamo adesso le tre funzioni principali precedentemente citate:

  • Invio denaro: consente di inserire manualmente la cifra da inviare e l'indirizzo del portafoglio destinatario, può essere richiesto un PIN di sicurezza per confermare il pagamento (solo se inserito da noi precedentemente).
  • Ricezione denaro: come detto basta fornire al mittente il nostro indirizzo univoco e attendere che ci venga notificata la ricezione del pagamento.
  • Backup: Qui diventa necessaria una precisazione, come per in denaro contante se perderete il vostro portafoglio digitale (perdita dello smartphone, formattazione dello smartphone o del PC, furto del dispositivo ecc..) perderete il vostro denaro senza possibilità di riaverlo indietro!
    Diventa quindi fondamentale una funzione di backup per preservare il nostro denaro.
    Questo viene eseguito sfruttando l'apposita funzione del portafoglio, che realizza un file cifrato, conservato nella nostra memoria interna, che all'occorrenza potrà essere ripristinato.In alcuni casi è addirittura possibile ottenere un backup cartaceo, mediante un QRcode da stampare e conservare, che se scansionato ripristina il nostro credito nel portafoglio.
Per quanto riguarda le caratteristiche e i vantaggi specifici di ogni tipo di portafoglio (Hardware, PC, Smartphone, Web) vi invitiamo a leggere la pagina ufficiale di Bitcoin, nella quale vengono descritti in modo accurato le differenze tra le varie soluzioni possibili.

Come iniziare ad ottenere bitcoin gratis


Dopo aver visto cosa sono e come conservarli, possiamo vedere come iniziare a guadagnare piccole somme di bitcoin in modo totalmente gratuito e sicuro.
Nel corso degli anni sono nati diversi siti chiamati faucet (in italiano rubinetti) che rilasciano, con cadenze temporali predefinite, piccole somme di bitcoin, e le inviano o in microwallet o, al raggiungimento di una somma minima, direttamente nel nostro portafoglio.
NOTA: un microwallet non è altro che un deposito dove vengono messi insieme i proventi di più faucet, cosi da raggiungere più velocemente la somma minima per il withdraw (prelievo), che in molti casi è di 0,0001 BTC.
I faucet sono nati con l'intenzione di incentivare l'utilizzo della criptovaluta e diffonderla a quante più persone possibile, potremmo definirli come una sorta di campagna pubblicitaria.
Una valida alternativa ai faucet sono gli ads-for-bitcoin, siti in cui è possibile ottenere bitcoin semplicemente guardando alcune pubblicità per un tempo che va dai 5 ai 60 secondi.
Una terza via per ottenere bitcoin è quella del mining, che sconsigliamo vivamente a chi vuole semplicemente iniziare a guadagnare qualcosina senza fare sostanzialmente alcun lavoro.
Il mining altro non è che mettere a disposizione la propria CPU per eseguire transazioni sul database condiviso di cui abbiamo precedentemente parlato.
In cambio della nostra potenza di calcolo otterremo piccole somme di bitcoin, in base alla quantità di CPU che dedichiamo al mining e alla potenza di calcolo della CPU stessa.
Ci sentiamo di sconsigliare questa soluzione perchè va a sforzare parecchio il nostro processore in cambio di cifre veramente irrisorie, se si vuole intraprendere la strada del mining ci sono soluzioni ben più efficaci rispetto a farlo con la CPU del nostro PC, ma che non verranno trattate in questo articolo.

Clicca qui per continuare: Lista dei migliori faucet e siti affidabili

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lunedì 27 novembre 2017

Arriva Amazon Music Unlimited: provalo gratuitamente

novembre 27, 2017 0
E' risaputo ormai che Amazon non sia più solo e soltanto un sito di e-commerce. Adesso, oltre ad offrire servizi per lo streaming di film e video o la vendita di applicazioni, ha lanciato anche Music Unlimited un servizio di musica digitale che consente di accedere a più di 50 milioni di brani, playlist e radio create da esperti di Amazon Music.


Con Amazon Music Unlimited è possibile ascoltare tutti i brani della raccolta praticamente da qualsiasi dispositivo: smartphone e tablet Android, iPhone e iPad, PC/Mac e Kindle Fire.
Essendo un servizio offerto su abbonamento, i brani potranno essere salvati sul proprio dispositivo in modo da poterli riascoltare anche senza connessione ad internet ed inoltre non ci saranno interruzioni pubblicitarie tra una canzone e l'altra.
Inoltre l'applicazione studierà i gusti musicali degli utenti e proporrà suggerimenti personalizzati in base alla musica che ascoltata.

Come si attiva

L'abbonamento mensile si allinea ai costi della concorrenza, cioè 9,99 €/mese, ed è possibile effettuare una prova gratuita di 30 giorni liberi di disdire in qualsiasi momento. I clienti Amazon Prime possono iscriversi ad Amazon Music Unlimited scegliendo l’abbonamento mensile per 9,99 €/mese oppure l’abbonamento annuale a 99 € (pagando quindi 10 mesi invece che 12).

Le famiglie possono risparmiare ancora di più con l’abbonamento Family (6 account), che offre tutti i vantaggi di un singolo account, tra cui consigli personalizzati e playlist raccomandate, a 14,99€ al mese, o 149€ all’anno per i clienti Amazon Prime (pagando quindi 10 mesi invece che 12).
In questi giorni Amazon ha attivato un'interessante offerta che propone il servizio in promozione a 0,99€ per i primi tre mesi con al solito possibilità di disdetta in qualsiasi momento.
Se sei interessato, clicca qui per iscriverti ad Amazon Music Unlimited e attivare la prova gratuita per 30 giorni.
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sabato 25 novembre 2017

Smart Working: cos'è e come si applica

novembre 25, 2017 0
Immaginate una classica giornata lavorativa. Sveglia alle 7:00, doccia e colazione di fretta perchè bisognerà arrivare in tempo in ufficio ed evitare il traffico. Tantissimi altri faranno contemporaneamente la stessa cosa, sperando anche loro di trovare meno traffico possibile. Infine si arriverà a lavoro, a volte per giunta in ritardo, con una buona dose di stress accumulato e si inizieranno tutte le classiche attività di inizio giornata lavorativa: consultazione email, riepilogo del lavoro svolto nel giorno precedente, pianificazione degli obiettivi della giornata etc.

E se invece di agire in questo modo avessimo la possibilità di dormire mezz'ora in più, gestire e pianificare la giornata lavorativa da casa e poi recarci in ufficio con calma, in orari non di punta e ad arrivare solamente un po' dopo l'orario di lavoro classico (se non addirittura allo stesso orario) ma con un bel po' di attività già svolte? Ecco, questo è un esempio della filosofia che sta dietro lo Smart Working.

Quindi, cos'è questo Smart Working?

E' una filosofia manageriale che si fonda sulla restituzione di flessibilità e autonomia in termini di spazi, orari e strumenti in cambio di una maggiore responsabilizzazione e produttività dei lavoratori.
Nel corso degli anni lo smart working, scambiato erroneamente da alcuni per il semplice lavoro da casa, ha assunto sempre maggiore importanza all'interno delle aziende e ha suscitato un discreto interesse anche a chi non fa parte direttamente del settore.
Varie riviste rivolte ad un pubblico femminile, ad esempio, hanno approfondito questa gestione intelligente del lavoro, vedendola come una definitiva opportunità per rimuovere quei limiti che purtroppo ancora ostacolano la conciliazione delle esigenze delle lavoratrici e quelle dei datori di lavoro.
Anche il mondo della politica ha riconosciuto lo smart working come opportunità di miglioramento, ne abbiamo la prova con l'approvazione della Legge n. 81 del 2017 del 15 Giugno 2017 che tutela il lavoratore autonomo e stabilisce le modalità di applicazione del "lavoro agile".
Dati forniti dall'osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano

Come si applica?

Chiarito quindi che non si parla esclusivamente di mero lavoro da casa, per applicare lo smart working è innanzitutto indispensabile ridisegnare lo spazio di lavoro.
Basta Workspace confusionari e rumorosi, sono più indicati spazi di lavoro silenziosi e che consentano di concentrarsi e portare a termine rapidamente il proprio lavoro. Una corretta gestione e ottimizzazione degli spazi può far ottenere notevoli risparmi di denaro che possono poi essere reinvestiti per migliorare lo sviluppo dell'azienda e le condizioni dei lavoratori.

Un altro punto su cui fare leva è sicuramente l'utilizzo delle risorse digitali. Una piena di integrazione dei moderni sistemi informatici all'interno delle aziende permette di velocizzare le proprie azioni e di rendere reperibili alcune risorse anche al di fuori del luogo fisico di lavoro.
Il tutto dovrà però essere a pieno compreso e supportato dai vari dirigenti, che avranno il compito di indirizzare la filosofia aziendale verso una gestione del lavoro flessibile e intelligente, cercando di conciliare le esigenze dei lavoratori con le caratteristiche dell'azienda stessa.

Lo smart working è davvero una soluzione o non porta concreti benefici?

Aggiungi didascalia

Due casi di applicazione dello Smart Working in Italia sono senza dubbio Barilla e TetraPak, soprattutto quest'ultima che nella sua sede di Modena ha rivoluzionato la gestione del lavoro arrivando ad essere eletta più volte "Best place to work" nel settore manifatturiero in Europa.
Adesso i lavoratori di Tetrapak non seguono orari di lavoro fissi, non timbrano cartellini e autocertificano le ore lavorative effettuate, il tutto coordinato dai vari capi reparto. Gli spazi di lavoro sono stati progettati per essere modulari, gli uffici sono formati da pareti in vetro interscambiabili, in modo da poter modificare a adattare gli spazi a seconda delle esigenze che cambiano.

Se da un lato tutto questo possa sembrare un paradiso, che aumenta la produttività dei lavoratori e dimunisce lo stress e le perdite di tempo inutili, bisogna comunque ribadire che senza una piena disciplina e maturità dei lavoratori e una corretta organizzazione e pianificazione da parte dei dirigenti, il tutto può risultare più un ostacolo che un aiuto.
L'avere avuto però una legge che mette per iscritto come, dove e quando applicare lo smart working e che tutela i dipendenti da un eccessivo sfruttamento da parte dei datori di lavoro, rende meno difficoltosa la strada verso il cambiamento.


Grazie a Claudio Borotti per la collaborazione!
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venerdì 24 novembre 2017

Black Friday 2017: le migliori offerte

novembre 24, 2017 0
Inizia oggi il Black Friday su Amazon.it. Ecco alcune delle offerte più interessanti (tutti prodotti venduti e spediti da Amazon):

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In aggiornamento...

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martedì 21 novembre 2017

Segui Exabyte anche su Telegram!

novembre 21, 2017 0
Da oggi è possibile seguire tutti gli articoli, le guide e le offerte pubblicate su exabyteblog.it anche su Telegram.

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lunedì 20 novembre 2017

#5 Costrutti ciclici while, do/while, for - Guida alla programmazione in C

novembre 20, 2017 0

Clicca qui per leggere la lezione sui blocchi di selezione.

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Indice guide #1 Introduzione
#2 Le variabili
#3 La libreria Stdio.h
#4 Blocchi di selezione if/else e switch
#5 Costrutti ciclici while, do/while, for

Dopo aver visto i primi costrutti per controllare il flusso di esecuzione, possiamo andare a vedere una nuova forma di manipolazione dell'ordine sequenziale di esecuzione. Come i blocchi di selezione, anche i costrutti ciclici sono fondamentali per la realizzazione di un qualsiasi programma C di medio/bassa complessità.

Cos'è un ciclo in C

Un ciclo, nel campo della programmazione informatica, non è altro che una porzione del nostro codice, che si ripete un numero definito di volte, o fino alla verifica di una condizione da noi determinata.
Un ciclo in C può essere rappresentato con tre differenti costrutti, ognuno con uno specifica utilità.
  • Ciclo con controllo in ingresso: realizzato mediante il costrutto while, in questo caso il controllo sulla condizione avviene all'inizio del ciclo.
  • Ciclo con controllo in uscita: realizzato mediante il costrutto do/while, in questo caso invece il controllo sulla condizione avviene alla fine del ciclo.
  • Ciclo con contatore : realizzato mediante il costrutto for, anche in questo caso però il controllo sulla condizione avverrà all'inizio del ciclo.

Ciclo while

Come precedentemente accennato, il controllo sulla condizione avviene all'inizio del costrutto, questo vuol dire che il nostro programma eseguirà il codice all'interno del while se e solo se la condizione al suo interno è verificata (abbiamo già trattato il concetto di condizione nella precedente guida), e continuerà a farlo fino a quando essa sarà verificata.
Per realizzare un ciclo while è sufficiente scrivere:

Chiariamo subito le cose con un esempio:
Clicca sull'immagine per ingrandirla

Ciclo do/while

In questo caso invece il controllo sulla condizione avviene solo alla fine del costrutto, avremo quindi un ciclo che eseguirà sempre la sua prima iterazione.
Successivamente, se la condizione è verificata, verrà rieseguito il codice all'interno del ciclo, nel caso contrario invece l'esecuzione si fermerà alla prima iterazione.
Per realizzare un ciclo do/while scriviamo:
Anche in questo caso un esempio renderà tutto più chiaro:
Clicca sull'immagine per ingrandirla

Ciclo for

Il ciclo for può essere visto come un utilizzo più specifico del ciclo while, poichè come detto precedentemente, anche qui il controllo sulla condizione è realizzato all'inizio del ciclo.
Questo costrutto quindi non aggiunge nulla di nuovo a quanto abbiamo già visto, ma in alcuni casi rende il codice più pulito e chiaro.
Vediamo subito come realizzare un ciclo for:
Andiamo però a vedere più nel dettaglio i singoli campi del costrutto for:

  • Assegnazione variabili: in questa sezione del costrutto possiamo dichiarare e/o inizializzare delle variabili utili nel corpo del ciclo.
  • Condizioni: una o più condizioni che se verificate fanno ripetere l'esecuzione del ciclo.
  • Modifica delle variabili: sono una serie di modifiche effettuate su variabili già dichiarate che avverranno alla fine di ogni iterazione del ciclo.

Vediamo ora un esempio di un classico utilizzo del ciclo for, ovvero il contatore:
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Un altro utilizzo tipico del costrutto for è quello di iteratore:
Clicca sull'immagine per ingrandirla

Le tecniche di utilizzo del costrutto for sono praticamente illimitate, in questa guida abbiamo visto due casi classici e che ritroverete spesso in molto programmi C, in quelle successive avremo modo di apprezzare ulteriormente il ciclo for e delle nuove tecniche per utilizzarlo al meglio.
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20/11: Amazon offerte del giorno

novembre 20, 2017 0
Inizia oggi la settimana del Black Friday su Amazon.it. Ecco alcune delle offerte più interessanti:

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In aggiornamento...

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Come riutilizzare un vecchio hard disk

novembre 20, 2017 0
Spesso capita di sostituire un vecchio Pc o portatile perchè troppo ingombrante, poco prestante o comunque perchè non possiede più le caratteristiche di cui necessitiamo.
Non tutti, però, riflettono sul fatto che alcuni componenti del nostro computer possono essere riutilizzati. In questo caso parliamo degli Hard Disk.

Sostituiti sempre di più dalle più rapide memorie a stato solido (SSD), gli Hard Disk risultano comunque più conveniente in termini di rapporto capienza/prezzo ma anche di durata nel tempo.

Per riutilizzare, ad esempio, un hard disk di un portatile, basterà munirsi di un cacciavite e svitare il disco montato sul retro del computer. La maggior parte dei produttori tendono a creare un apposito vano per il disco rigido, in modo da velocizzarne la sostituzione ma nel caso in cui aveste difficoltà, su YouTube si trovano comunque molti video che mostrano come smontarlo.

Una volta smontato l'hard disk, ci si dovrà munire di un case apposito, se ne trovano molti su Amazon.it intorno ai 10€, inserire il disco smontato dentro il supporto acquistato e collegarlo via usb. Attenzione a comprare quello della dimensione giusta: gli hard disk dei portatili sono da 2,5 pollici mentre quelli dei fissi sono anche da 3,5".

Noi ne abbiamo provato un case di Aukey Italia (vedi link sotto). La confezione conteneva il case e il cavo usb. Pur trattandosi di semplice plastica, il case sembra abbastanza resistente e soprattutto ha riconosciuto instantaneamente l'hard disk. Dopo vari mesi di utilizzo non si sono verificati problemi.

Clicca qui per vedere i migliori case in offerta su Amazon

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giovedì 16 novembre 2017

Come creare un profilo aziendale Instagram e perchè è importante

novembre 16, 2017 0
A differenza di altri social network, come soprattutto Facebook, Instagram possiede la possibilità di creare delle "pagine aziendali gestibili direttamente dal proprio profilo personale". Abbiamo sottolineato l'ultima parte della frase perchè potrebbe sembrare errata.
Instagram infatti permette di creare delle pagine aziendali, ma non come le classiche pagine Facebook gestite dai profili privati dei gestori, bensì come veri e propri profili indicati però come business e quindi dotati di particolari strumenti a disposizione degli amministratori.

Perchè creare un profilo aziendale

Gli account aziendali permettono agli amministratori di arricchire il profilo con informazioni di contatto aggiuntive, di collegarlo ad una pagina Facebook ma soprattutto di avere informazioni sugli utenti che ci seguono e avere delle statistiche su quanti visualizzano i nostri post.

Una volta creato un account aziendale, tra poco vedremo come fare, sul nostro profilo apparirà un'opzione in alto a destra che i comuni profili Instagram non possiedono. Questo pulsantino, rappresentato da delle piccole linee ad indicare un istogramma, ci permette di accedere al pannello di informazioni denominato Insights.
Come dice la traduzione letterale "visione interna", l'opzione Insights ci permette di vedere tutte le statistiche riguardanti le interazioni tra noi e i nostri clienti o potenziali clienti.
E' possibile infatti vedere quanti hanno aperto appositamente il nostro profilo (e non quindi visionato accidentalmente una nostra foto), quanti hanno ad esempio clickato sull'opzione delle indicazioni stradali per raggiungere la vostra attività, quanti hanno visualizzato le nostre foto e non hanno commentato/messo mi piace e avere dei dati demografici sui nostri follower.

Potremmo quindi capire in quali nazioni del mondo siamo più seguiti, in quali città abbiamo più follower, l'eta dei nostri seguaci suddivisa in varie fasce, la percentuale di uomini e donne che ci seguono e, cosa molto importante, i giorni e l'ora di quel giorno in cui i nostri follower sono più attivi su Instagram.
Grazie a questa importante informazione (abbiamo già detto che è molto importante?) riusciremmo a capire quale sia l'orario e il giorno ideale in cui pubblicare i nostri contenuti ed assicurarci che questi raggiungano un pubblico più ampio possibile.

Come creare un profilo aziendale

Visto che non potremmo creare un profilo dipendente dal nostro account personale, per creare un account aziendale dovremmo inizialmente registrare un nuovo account e poi convertirlo in profilo aziendale.
(Se il profilo Instagram che utilizzate attualmente, possiede già il nome della vostra attività, passate direttamente al passo 2)
  1. Aprite Instagram e recatevi sul vostro profilo. Accedete alle impostazioni attraverso il pulsante in alto a destra rappresentato da tre punti in colonna. Scorrete in basso fino a raggiungere l'opzione Aggiungi account. Create un nuovo account. (Tranquilli, non sarà effettuato il logout dal vostro account attuale, potrete utilizzarli entrambi)
  2. Il nuovo account avrà bisogno di essere convertito in aziendale. Andate nelle impostazioni come fatto in precedenza e cercate l'opzione Passa ad un profilo aziendale.
  3. Effettuate l'accesso a Facebook e collegate la relativa pagina aziendale di cui siete amministratori e che desiderate associare all'account.
  4. Adesso come ultimo step, cercate nelle impostazioni l'opzione Modifica profilo e inserite tutte le informazioni che saranno utili ai clienti per contattare la vostra azienda.

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lunedì 30 ottobre 2017

Come acquistare un dominio per il tuo blog o sito web

ottobre 30, 2017 0
Quando si decide di aprire un blog o creare un proprio sito web, il primo passo da fare è sicuramente quello di acquistare un dominio personalizzato.

COS'E' UN DOMINIO

Con acquistare un dominio, si intende il processo di acquisto di un nome da associare in maniera univoca al nostro sito.
Questo nome univoco è composto da un dominio di secondo livello che corrisponde al nome del nostro sito che effettivamente abbiamo scelto (nel nostro caso è "exabyteblog") e da un suffisso detto dominio di primo livello come ad esempio i suffissi .it o .com.
Fino a qualche tempo fa la scelta del dominio di primo livello era importante e necessario per identificare la tipologia del sito a cui ci si collegava. Adesso la cosa è diventata meno rilevante e la scelta è più libera, ma se ad esempio ci riferiamo ad un pubblico internazionale sarà ad più opportuno scegliere un dominio .com, altrimenti si potrà virare per un più economico .it.

All'acquisto di un dominio solitamente, ma non sempre, si associa l'acquisto di uno spazio di hosting personale, cioè il dotarsi di un quantitativo di memoria online in cui caricare tutti file ed elementi che compongono il nostro sito.

L'ACQUISTO

Per prima cosa specifichiamo che qualsiasi persona può acquistare un dominio e non ci sono limiti numerici su domini (ovviamente parliamo di domini diversi) che un soggetto può acquistare.
Chi acquista un dominio non diventa il proprietario, ma ne diventa l'assegnatario per un determinato periodo di tempo selezionato. Solitamente i domini vengono venduti a rinnovi annuali, è quindi importante ricordarsi ogni anno di rinnovare il proprio acquisto in modo da evitare che alla scadenza qualcuno si impossessi del nostro nominativo.
Il prezzo medio delle varie offerte online è di circa 10€dominio/anno.

DA CHI ACQUISTARE

Ci sono molte aziende, italiane e non, che offrono a prezzi ragionevoli un servizio affidabile. Eccone alcune:
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giovedì 26 ottobre 2017

26/10 Amazon: Offerte del giorno

ottobre 26, 2017 0
Le migliori offerte presenti oggi su Amazon.it:

Cuffie Bluetooth NUBWO S8 utlizzabili anche tramite cavo e compatibili con Android, iOS, Windows in offerta 18,99€ (sconto del 70%).

Aukey quick charge 2.0 powerbank da 16000mAh con un'uscita fino a 5V/2,4A+ e un'uscita Quick Charge 2.0, in offerta a 16,99€ (sconto del 40%).
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lunedì 23 ottobre 2017

#4 Blocchi di selezione if/else e switch - Guida alla programmazione in C

ottobre 23, 2017 0

Clicca qui per leggere la lezione sulla libreria stdio.h.

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Indice guide #1 Introduzione
#2 Le variabili
#3 La libreria Stdio.h
#4 Blocchi di selezione if/else e switch
#5 Costrutti ciclici while, do/while, for

Dopo aver visto la libreria stdio.h e aver imparato ad utilizzare le sue due funzioni fondamentali scanf e printf, possiamo andare a vedere un primo costrutto base del linguaggio C, ovvero i blocchi di selezione if/else e switch.

Cosa sono i blocchi di selezione

Come abbiamo già visto, il nostro codice una volta compilato e avviato, esegue in modo sequenziale le istruzioni che abbiamo scritto. Tuttavia, a seconda del tipo di programma che dobbiamo scrivere, non sempre questo modo di procedere è sufficiente per giungere ad una soluzione.
Più frequentemente l’algoritmo ha dei punti in cui il comportamento dipende dal valore dei dati che si stanno elaborando. I linguaggi di programmazione mettono quindi a disposizione dei costrutti che consentono di controllare il flusso di esecuzione delle istruzioni.

Il concetto di condizione

Prima di andare avanti è necessario introdurre e chiarire il concetto di condizione.
  • condizione di uguaglianza: viene espressa con il simbolo ' == ' ed è verificata se e solo se le variabili interessate dalla condizione sono uguali.
  • condizione di disuguaglianza: viene espressa con il simbolo ' != ' ed è verificata se e solo se le variabili interessate dalla condizione sono diverse.
  • condizione di maggioranza/minoranza : viene espressa con i simboli ' < ' (minoranza) e ' > ' (maggioranza) ed è verificata se e solo se il contenuto della variabile alla sinistra del simbolo è maggiore/minore del contenuto della variabile a destra del simbolo.
    Possiamo inserire anche il simbolo ' = ' successivamente a quello di maggioranza/minoranza per rendere il concetto di maggiore uguale/minore uguale.
Ovviamente andremo a riprendere queste concetto di condizioni, subito dopo aver introdotto i costrutti if/else, con degli esempi.

Il costrutto if/else

Il costrutto if/else non fa altro che riportare una condizione, tramite un espressione, che se verificata, esegue il codice all'interno dell'istruzione if.
Se invece la condizione espressa non è soddisfatta verrà eseguito il codice contenuto nell'istruzione else.
Vediamo subito la sintassi:

Per essere più chiari vediamo subito un esempio:
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Varianti del construtto if/else

Oltre al costrutto utilizzato in modo standard (vedi esempio sopra) questo costrutto può essere usato con delle forme leggermente diverse, ma che tuttavia non ne modificano il concetto di fondo.
  • if senza else: con questo costrutto possiamo andare ad inserire una serie di condizioni, omettendo però la casistica di default.
    Questo modo di procedere rischia di creare qualche problema perchè non va a coprire la totalità delle casistiche possibili (se non costruito con attenzione).
    Mostriamo subito un esempio:
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  • NB: In generale, se si verifica la condizione in un if, questo non pregiudica il verificarsi delle condizioni successive.
  • if/else if: In questo caso il concetto è molto simile al precedente, con l'eccezione che se la condizione dell' if è verificata, non potrà esserlo quella nell'istruzione else if.
    Possiamo dire quindi che una condizione esclude l'altra (concetto di if/else), ma si mantiene la possibilità di decidere la condizione dell' istruzione else.
    Esempio:
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Il costrutto switch

Questo costrutto può essere visto come un aggregatore di if, tramite l'uso delle istruzioni case, break e default.
Viene solitamente utilizzato quando le condizioni da controllare sono molte, e si vuole realizzare un codice più immediato e meno prolisso.
Per utilizzare il costrutto switch è necessario scrivere:

In questo costrutto viene preso come elemento della condizione la variabile riportata nell'istruzione switch, e a seconda del valore di quest'ultima, si vanno ad eseguire le istruzioni contenute nei vari case.
Il comando break è necessario per fermare l'esecuzione dello switch una volta completato il set di istruzioni di un case.
Sarà quindi possibile o addirittura utile ometterlo, a patto di ricordare che in questo modo verranno eseguiti tutti i case successivi a quello verificato.
il comando default svolge lo stesso compito dell'else nel costrutto precedente, ovvero se nessuna delle condizioni precedenti è verificata allora verrà eseguito il set di istruzioni contenuto nel default.
NB: non è in nessun caso necessario utilizzare il comando break nelle istruzioni del default
Mostriamo due esempi per chiarire immediatamente quanto detto:
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Questi esempi dovrebbero riuscire a chiarire ogni dubbio sull'utilizzo del costrutto switch.
Come possiamo vedere, nel primo caso sono stati utilizzati i break alla fine di ogni case, cosi facendo è stata eseguito solo il set di istruzioni relativo al case verificato, ignorando totalmente tutti gli altri.
invece è stato eseguito il default nel caso in cui nessuno dei case è stato verificato.
Nel secondo caso invece sono stati eseguiti tutti i case successivi al primo case verificato, incluso il default.
Prestando attenzione alle condizioni inserite nei case e all'uso dei break è quindi possibile emulare completamente i costrutti visti precedentemente, con il solo costrutto switch, che però ribadiamo essere consigliato solo nel caso in cui ci siano parecchie condizioni da controllare.

Clicca qui per continuare: Costrutti ciclici while, do/while, for

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domenica 22 ottobre 2017

Facetune: ritocca facilmente i tuoi selfie

ottobre 22, 2017 0
Siete amanti dei selfie ma ogni volta che scattate una foto c'è sempre qualche imperfezione che vi constringe ad eliminarla? Niente paura, in questa terza puntata della rubrica App della settimana, vedremo un'app (disponibile sia su iOS che su Android) che fa al caso vostro.

Con una valutazione media di 4,4 stelle su 5 complessive, Facetune permette, attraverso un'interfaccia abbastanza intuitiva, di ritoccare in maniera semplice ed efficace tutti i vostri scatti.

Per prima cosa sarà necessario aprire una foto premendo sull'apposito pulsante in alto a destra e successivamente scorrere tra i vari strumenti di modifica disponibili nella barra in basso.
Tra i vari effetti proposti, ad esempio, potremmo scegliere quello per levigare la pelle, quello per rimodellare la foto oppure lo strumento "toppa" che ci consente di fatto di mettere una toppa su un piccolo punto specifico che vogliamo nascondere.
Ecco un breve video dimostrativo:
E' importante segnalare come l'applicazione risulti veramente fluida durante il suo utilizzo, cosa non del tutto scontata per app di questo genere che solitamente sono molto pesanti e piene di banner pubblicitari.

La qualità però ha un costo:

Sul Play Store Android, però, spesso l'app è soggetta a promozioni anche molto consistenti. Più volte è stata offerta per qualche giorno anche a soli 0,10€!
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martedì 17 ottobre 2017

Modificare i server DNS su Windows 10

ottobre 17, 2017 0
I server DNS hanno il compito di interpretare il dominio alfanumerico digitato dagli utenti nell’indirizzo IP corrispondente al sito ricercato. Ad esempio digitando nel browser www.google.it i server DNS tradurranno la nostra richiesta in 74.125.206.94.
Ogni gestore telefonico, automaticamente, ci collega ai suoi server DNS ed è proprio per questo che potrebbe essere utile sostituirli.
Potrebbe infatti capitare che non sempre sia disponibile la corrispondenza tra l’indirizzo digitato e l’indirizzo IP concreto; questo può accadere ad esempio per motivi economici o legali (le autorità di uno stato oscurano il sito a livello nazionale). I siti che pubblicano contenuti pirata in streaming sono un esempio di come a volte ritornino accessibili semplicemente cambiando i DNS.

COME SOSTITUIRLI

Fare click destro sull’icona della connessione wifi/lan in basso a destra e aprire Centro connessioni di rete e condivisioni.
Clickare sulla propria rete come indicato in rosso.
Fare click su proprietà
Selezionare Protocollo Internet v4 (TCP/IPv4) e andare su Proprietà

Arrivati a questo punto, non modificare le impostazioni relative all'indirizzo IP ma selezionare Utilizza i seguenti server DNS e digitare i server preferiti.
I più veloci, sicuri ed utilizzati sono quelli messi a disposizione da Google:
  • Server DNS preferito: 8.8.8.8
  • Server DNS alternativo: 8.8.4.4
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Huawei presenta il nuovo Mate 10 Pro: il primo smartphone dotato di intelligenza artificiale

ottobre 17, 2017 0
Huawei presenta il nuovo Mate 10 Pro, il nuovo top di gamma che va a scontrarsi con Samsung Galaxy Note 8, LG V30 e iPhone X.
Degno di nota, a detta di Huawei, è il nuovo soc Kirin 970 che è dotato di un'elevata potenza di calcolo ed è in grado di, utilizzando reti di calcolo neurale, di riconoscere quasi instantaneamente suoni e immagini.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Vediamo nello specifico le specifiche più importanti e il video promozionale pubblicato da Huawei:
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lunedì 16 ottobre 2017

Energia eolica per alimentare tutto il mondo

ottobre 16, 2017 0
I ricercatori Anna Possner e Ken Caldeira dell'Università di Stanford, in California, hanno pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" uno studio in cui viene dimostrato come l'energia eolica disponibile nell'Atlantico settentrionale possa permettere di soddisfare il fabbisogno energetico mondiale.
La ricerca si pone come obiettivo quello di fornire una soluzione completa e definitiva al problema di ricerca di fonti rinnovabili e pulite che siano valide sostitute delle fonti fossili. Allestire un parco eolico nell'oceano sembrerebbe portare notevoli vantaggi. A differenza dell'installazioni attuali, queste centrali oceaniche permetterebbero di ottenere ben 4,5W di potenza per m2 in più.
Questo avverrebbe grazie a minori dispersioni e a correnti di vento stabili e non soggette ad interferenze.
La domanda annua globale è però pari a circa 18 terawatt, andrebbe quindi realizzato un sito massiccio, grande almeno 3 milioni di km2 (circa la grandezza dell'India) e ad un costo di diversi miliardi di dollari.

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Per realizzare un progetto del genere sarebbe dunque necessario un progetto internazionale ed una visione comune sull'utilizzo delle energie pulite. Bisogna comunque precisare che i venti oceanici sono stagionali; durante l'inverno la centrale soddisferebbe l'intera richiesta mondiale, mentre durante il periodo estivo si dimezzerebbe l'energia prodotta.
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domenica 15 ottobre 2017

Trenit: segui i tuoi viaggi con semplicità

ottobre 15, 2017 0
Dopo Tutto il Calcio, questa domenica è il turno di Trenit, un'app molto comoda per chi spesso utilizza il treno per viaggiare che sul Play Store possiede una valutazione di ben 4,7 stelle su 5 totali.

Ciò che a primo impatto caratterizza questa applicazione è la sua semplicità grafica e di utilizzo. Il menù risulta abbastanza intuitivo e permette di effettuare rapidamente la ricerca della soluzione di viaggio interessata.
Quando si apre l'app e si procede con la ricerca di un treno, ci si imbatte subito in una delle funzioni più utili: è possibile, oltre ovviamente a partenza, destinazione, giorno e orario di partenza, aggiungere informazioni sul numero e sull'età dei passeggeri. Sarà così possibile visualizzare le soluzioni di viaggio con la tariffa esatta in relazione all'età del passeggero.

Clicca sull'immagini per ingrandirle.

Come si vede dagli schreenshot in alto, è possibile ordinare tutte le soluzioni di viaggio per orario, durata o prezzo. Scegliendo poi una delle proposte, si aprirà una schermata che indicherà nome e tipologia di treno (Suburbano, regionale, Intercity ecc), il suo codice identificativo, se è garantito l'accesso al mezzo per chi è impossibilitato a camminare e se è possibile trasportare biciclette.
Sono illustrate tutte le fermate che precedono la nostra destinazione, gli orari di partenza e di arrivo per ogni fermata, gli eventuali ritardi e il binario da cui il treno transiterà. Aprendo la scheda dei prezzi, inoltre, sarà possibile avere una panoramica di tutte le tariffe relativa a quella tratta.

Importante segnalare che l'app non mostri esclusivamente treni Trenitalia, ma anche tutti quei trasporti regionali e/o locali che servono la tratta ricercata. Dal menù impostazioni è possibile anche abilitare la ricerca dei viaggi attraverso BlaBlaCar.
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venerdì 13 ottobre 2017

#3 Libreria stdio.h - Guida alla programmazione in C

ottobre 13, 2017 0

Clicca qui per leggere la lezione sulle variabili.

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Indice guide #1 Introduzione
#2 Le variabili
#3 La libreria Stdio.h
#4 Blocchi di selezione if/else e switch
#5 Costrutti ciclici while, do/while, for

Avendo ben chiaro il concetto di variabile possiamo fare un ulteriore passo e andare ad introdurre la libreria standard input/output, necessaria per scrivere qualsiasi programma in C.
Alla fine di questa lezione saremo quindi in grado di scrivere un primo (piccolo) programma in C.

Libreria stdio.h

Le funzioni contenute in questa libreria sono molte e non andremo a vederle tutte nello specifico (vi lascio comunque il link per andarle a leggere nel caso in cui foste particolarmente interessati).
Quelle che andremo ad analizzare adesso sono principalmente due:
  • printf: funzione utilizzata per stampare a video sul terminale
  • scanf: funzione utilizzata per acquisire dati da tastiera

Includiamo una nuova libreria nel nostro programma

Per includere una qualsiasi nuova libreria nel nostro programma è sufficiente scrivere come prima cosa
# include <libreriarichiesta>
vediamo subito un esempio sul nostro editor di testo
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Cosi facendo, abbiamo incluso le librerie richieste e possiamo utilizzare le loro funzioni nel nostro programma.
NB: Come vedete dall’immagine i programmi C vanno scritti, dopo aver incluso le librerie, all’interno di due parentesi graffe, precedute dall’intestazione:
int main()

questo argomento, seppur molto importante, verrà affrontato in maniera molto più approfondita più avanti, quando andremo a vedere funzioni e sottoprogrammi.

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Funzione scanf

Come accennato prima, questa funzione serve ad acquisire dati da tastiera e ad immagazzinarli nel nostro programma, all’interno di una o più variabili.
Andiamo a vedere subito come funziona e come si usa:
scanf(“%format”, &variabile);
La funzione cosi scritta non fa altro che attendere un input da tastiera(confermato con il tasto invio), convertirlo secondo quanto scritto nel format e infine lo memorizza nella variabile richiesta.
Il simbolo ‘ & ‘ che precede il nome della variabile sta ad indicare l’indirizzo in memoria della variabile che lo segue.
Possiamo leggere quindi la funzione scanf come “attendi un input, convertilo secondo il format, e salvalo all’indirizzo di memoria dedicato alla variabile indicata”.
Riportiamo in seguito la tabella dei format necessari fino a questo punto
Esempio:
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questo piccolo programma C non fa altro che dichiarare un int, un float e un char e acquisisce i valori di tutti e tre da tastiera.

Funzione printf

Questa funzione non fa altro che stampare tutto ciò che gli viene indicato come argomento. printf(“%format”, variabile);
La funzione cosi scritta stamperà a video sul terminale il valore della variabile richiesta. Possiamo leggere questa funzione come “stampa a video il valore della variabile indicata”.
In questo caso non è necessario riportare il simbolo ‘ & ’ , come fatto per la scanf, a meno che non si voglia stampare l’indirizzo di memoria dedicato alla nostra variabile.
Esempio:
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qui possiamo vedere lo stesso programma precedente, con la differenza che, una volta eseguito, questo ci farà vedere sul terminale i valori che abbiamo assegnato alle variabili.

La funzione printf può essere utilizzata anche per scrivere delle semplici parti testuali all’interno del nostro programma.
Basterà utilizzare la notazione:
printf(“quello che vogliamo scrivere”);
Esempio:
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NB: il carattere “\n” è un carattere speciale e viene usato nella printf per indicare di andare a capo.
Infine è possibile combinare i due utilizzi della printf per avere un output ancora più completo.
printf(“quello che vogliamo scrivere %format”, variabile);
In questo modo quello che vedremo a video sarà la frase tra virgolette, seguita dalla variabile indicata.
Vediamo subito un esempio:
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A questo punto abbiamo visto tutti i possibili utilizzi della funzione printf e possiamo andare a compilare il nostro programma per vedere cosa otteniamo in output.
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NB: è anche possibile stampare o acquisire più variabili con un’unica printf e una scanf
scanf(“%format %format %format”, &variabile1, &variabile2, &variabile3);
printf(“%format %format %format”, variabile1, variabile2, variabile3);

Clicca qui per continuare: Blocchi di selezione if/else e switch

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