Google Play Music - Exabyte

Scienza, tecnologia e società

lunedì 19 novembre 2012

Google Play Music


Finalmente il 13 novembre è arrivato anche in Italia ‘Google Play Music, il servizio di cloud musica integrato con i servizi Google Play.


















Play Music propone due servizi: vendita di musica digitale tramite download (come iTunes e Amazon) e un Web Player con storage digitale annesso (più simile Amazon Cloud Player che ad iTunes Match). Ãˆ inserito all’interno del negozio di Google, già attivo per le applicazioni per Android. La musica si trova sul Play Store, in mezzo a giochi e libri. E già qui si nota il difetto principale: non tanto la grafica essenziale, ma la presentazione editoriale dei contenuti: una barra a scorrimento in alto che propone le ultime uscite, greatest hits, album più venduti; una classifica e i generi a lato. La presentazione del contenuto - come anche per Amazon, peraltro - è abbastanza scarna, sicuramente più dell’iTunes Music Store che invece valorizza molto bene la propria merce.

Il catalogo è ovviamente molto ricco: è quello già proposto da tempo, che comprende tutte le major discografiche (che peraltro continuano ad accusare Google di non fare abbastanza contro la pirateria) e le principali indie.
Ci sono invece un po’ offerte a prezzi speciali (dischi a 1 o 2 euro in meno rispetto ad iTunes, ma senza arrivare ai prezzi stracciati da 4€ di Amazon). Le canzoni si possono comprare alla carta (da 79 centesimi a 1,29 euro). Il metodo di pagamento è il Google Wallet, che va impostato ex novo, se non hai mai comprato nulla su Play. 






















Una volta comprata, la canzone appare nella lista  La mia musica. Ãˆ un player virtuale via Web, con tutte le funzioni del caso (playlist, conteggio riproduzioni, catalogazione per brano/artista, etc). Il download non è automatico: devi farlo manualmente o installando un programmino, un download manager, che serve anche per caricare la tua musica sulla nuvola. Puoi caricare fino a 20mila brani che poi puoi ascoltare in streaming: il servizio di Cloud Storage Ã¨ gratuito (su iTunes ti chiedono 25€ all'anno per 25mila brani, su Amazon lo stesso prezzo per 250mila canzoni). Il caricamento avviene direttamente da cartella o tramite playlist iTunes: se il programma non riconosce la canzone non la carica.
Da qui le canzoni si possono condividere su Google+ e si trovano anche le canzoni condivise dagli amici. Per ascoltare le canzoni fuori dal Web c’è un applicazione per telefonini e tablet, ma inevitabilmente funziona solo per Android.

Insomma: offerta solida, che parte già molto strutturata e che è perfetta soprattutto per chi ha dispositivi mobili che usano il sistema operativo di casa Google. Per gli altri è una valida alternativa, ma ha bisogno di più contenuti esclusivi e di qualche impacchettamento editoriale per attirare e intrattenere i potenziali clienti.

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